C.a S.P. ..... e fu cooperativa

1969

La domenica del 30 marzo nasce la cooperativa C.a S.P. Valle del Brasimone costituita da 29 soci fondatori. Fu promossa dall'allora Ente Delta Padano e fortemente voluta dal primo presidente eletto Barbi Adelmo.
Lo scopo principale che animò la sua costituzione fu l'esigenza che il progresso nel fare agricoltura portò in quegli anni, ovvero meccanizzare la raccolta dei cereali. La cooperativa poté investire in macchinari e mezzi tecnici e, offrendo servizi di trebbiatura, andò a risolvere uno dei problemi più sentiti dagli agricoltori.

Foto storica CASP Cooperativa
Foto storica CASP Cooperativa
Foto storica CASP Cooperativa

Atto costitutivo della cooperativa

1975

In quegli anni, la chiusura del caseficio locale, procurò diversi problemi alle aziende zootecniche della zona che si trovarono nell'impossibilità di vendere la loro produzione. La Cooperativa si adoperò per intervenire a supporto delle attività locali iniziando un''attività di "raccolta latte" per conto di un'azienda bolognese. Attività che rimase attiva sino all'inizio degli anni '80.

1975 • 76

A causa della dismissione, da parte del Corpo forestale dello Stato, della gestione del vivaio di Castiglione dei Pepoli, circa una ventina di persone si ritrovarono senza impiego. La Cooperativa decise di allargare i propri servizi integrando una nuova attività nel settore della "forestazione" e assunse alle proprie dipendenze tutti gli ex lavoratori del CfS.
In quegli anni venne costruito il primo capannone di 450 mq che divenne la sede legale e operativa per la fornitura di mezzi tecnici.

Foto storica CASP Cooperativa
Foto storica CASP Cooperativa
Foto storica CASP Cooperativa

Una delle macchine acquistate dalla Cooperativa per la mietitura — Lavori presso la sede

1980

Negli anni ottanta le esigenze dei produttori locali crescono e si evolvono, ora diventa necessario collocare sul mercato i cereali prodotti e rifornire gli utilizzatori situati in pianura. La Cooperativa risponde mediante la costruzione di un impianto di stoccaggio cereali con 3 grandi silos e l'ampliamento dell'esistente capannone.

Foto storica CASP Cooperativa
Foto storica CASP Cooperativa

Il capannone, anche sede della Cooperativa, e i tre grandi silos

1982 • 84

La filiera agricola locale che andava dalla raccolta allo stoccaggio dei cereali si completa, in quegli anni, con la gestione della trasformazione in farine. La Cooperativa costruisce un mulino per la trasformazione dei cereali in farine zootecniche. Dopo qualche anno venne preso in gestione anche un mulino artigianale con annesso un punto vendita a Castiglione dei Pepoli nel quale i cereali locali venivano trasformati in farine alimentari e vendute al dettaglio e all'ingrosso attraverso il negozio annesso.

La filiera locale divenne completa in tutte le sue fasi: raccolta, stoccaggio, trasformazione e vendita.

Foto storica CASP Cooperativa
Foto storica CASP Cooperativa

Mulino per la produzione di farine zootecniche — Il mulino di Castiglione per la produzione di farine alimentari

1990 • 92

In questi anni la Cooperativa si dedica allo sviluppo dei servizi ambientali con importanti investimenti in attrezzature tecnologiche e competenze. Si distingue per i lavori di consolidamento dei versanti e bacini fluviali nell'area dell'appennino tosco-emiliano.

1994 • 01

Questi sono gli anni del consolidamento dei propri servizi e della propria presenza sul mercato attraverso forti investimenti:

  • Viene acquisito un supermercato a Castiglione dei Pepoli
  • Viene ampliato il capannone utile alla vendita dei mezzi tecnici
  • Viene acquisito un supermercato alimentare in frazione Rioveggio
  • Viene acquisito un punto vendita di prodotti agrari a Sasso Marconi

Aumentano gli addetti della Cooperativa, vengono ottimizzate le risorse umane già impiegate, cresce il volume d'affari e le possibilità di mercato delle farine e dei prodotti da forno della filiera dei cereali.

2003 • 11

Il grande sviluppo della cooperativa portò in questi anni a vari investimenti e ampliamenti atti a supportare il nuovo assetto della cooperativa sia in merito ai servizi offerti che al numero degli addetti. Si costruì l'attuale sede operativa del settore "Lavori e Servizi" di 850mq, venne ampliato un capannone dedicato all'Agraria di Sasso Marconi e vennero acquisiti dei terreni.

2012

Nel 2012 C.a S.P. si focalizza sulla valorizzazione delle produzioni locali con filiera interamente gestita dalla Cooperativa investendo su un progetto di marchio privato. Così nasce "è" Valle del Brasimone, un marchio che riassume in sé valori importanti che connotano i prodotti che va a rappresentare:

  • Qualità organolettiche
  • Territorialità
  • Sostenibilità ambientale
  • sostenibilità socioeconomica

2016 • 19

Viene inaugurata la nuova sede dell'Agraria di Sasso Marconi, copletamente ristrutturata e oggi fiore all'occhiello dei punti vendita. Le produzioni dei soci e i prodotti trasformati negli impianti di Castiglione dei Pepoli trovano qui uno sbocco commerciale e una visibilità molto importanti.
Viene approvato e finanziato il progetto per un nuovo impianto di stoccaggio dedicato ai cereali biologici.
Parte la progettazione della ristrutturazione del supermercato di Castiglione dei Pepoli. Il progetto ha previsto di creare un reparto per la produzione, la vendita e la distribuzione di prodotti da forno provenienti unicamente da farine locali.

2020 • ad oggi

Vengono terminati i lavori all'impianto di stoccaggio dedicato ai cereali biologici che consente alla Cooperativa di ritirare e trasformare questi cereali direttamente nei propri impianti.
Viene terminato anche il progetto di ristrutturazione del supermercato di Castiglione dei Pepoli. Il progetto, come previsto, ha rimodulato gli spazi interni dedicando un più ampio spazio ai prodotti da forno provenienti unicamente da farine locali.

Art. 45 della Costituzione italiana

"La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità"

La Costituzione riconobbe ufficialmente i valori e i fini sociali della cooperazione ed enunciò i principi basilari di questa forma d'impresa: un'associazione di persone, fisiche o giuridiche, che si riuniscono per il soddisfacimento di un bisogno comune, in un contesto di collaborazione, mutualiltà e solidarietà.

I principi basilari e distintivi della cooperazione

Nel suo percorso di vita ultra centenario, la cooperazione è andata affermando alcuni principi di base, che costituiscono oggi la caratteristica distintiva di questa forma di impresa, comune a tutta la cooperazione che si riconosce nell’Alleanza cooperativa internazionale.

Una testa un voto

La cooperativa è l’unica forma imprenditoriale che non consente la concentrazione in poche mani della proprietà di una società. Qualunque sia la quota di capitale posseduta, il valore del voto del socio cooperatore in assemblea è sempre uguale a uno.

La partecipazione

Sono i soci che amministrano la cooperativa: il consiglio d’amministrazione deve essere composto in maggioranza da soci cooperatori.

La natura mutualistica

Il fine di una cooperativa non è il lucro individuale, ma quello di realizzare gli scambi mutualistici con i soci, cioè fornire beni o servizi od occasioni di lavoro a condizioni più vantaggiose di quelle che si otterrebbero sul mercato.

La natura non speculativa

Nel momento dello scioglimento, i soci non possono dividersi il patrimonio della cooperativa, né possono vendere la società nel suo complesso. Oggi la legge consente una tassazione agevolata degli utili, a condizione che siano reinvestiti per lo sviluppo della cooperativa stessa.

La porta aperta

La cooperativa è una struttura aperta. Chiunque ne condivida i principi mutualistici può chiedere di farne parte ed essa può accettare tale richiesta purché sia in grado di soddisfare il bisogno di lavoro o di servizio.

La solidarietà intergenerazionale

Per effetto della propria natura non speculativa, la cooperativa tende a conservarsi nel tempo per le generazioni future, alimentando un circuito virtuoso d’investimento e innovazione e il trasferimento delle competenze e abilità fra soci anziani e giovani.

La solidarietà intercooperativa

Condividendo gli stessi principi, tra le cooperative si attuano forme di solidarietà sia nello sviluppo, sia nel consolidamento sul mercato. Ciò consente a qualunque impresa di essere parte integrante di un movimento che vuole affermare valori di efficienza e di solidarietà

La mutualità verso l’esterno

Tra le missioni delle cooperative vi è quella di favorire, con contributi diretti e indiretti, la nascita di nuove cooperative. A questo fine tutte le cooperative destinano il 3% dei propri utili a un fondo mutualistico finalizzato alla promozione e allo sviluppo della cooperazione

L’Emilia-Romagna è generalmente riconosciuta come una delle culle storiche della cooperazione, capace di produrre varie ondate di fioritura associazionistica.
Già alla fine del 1800 nacquero le prime associazioni mutualistiche e consortili, le quali, anche se espresse in forme diverse, erano tutte la manifestazione di quella vocazione a “lavorare insieme” che divenne, negli anni, uno dei tratti distintivi della regione.

Tra le tante attività e iniziative promosse dall'Ente Delta Padano, istituito direttamente dal Ministero dell'Agricoltura, vi era quella di favorire la costituzione di cooperative a scopo purimo definite appunto C.a S.P., allo scopo di unire in un'unica realtà imprenditoriale le singole attività produttive locali collegate all'agricoltura e all'ambiente e creare così opportunità lavorative.

"... la C.a S.P. Valle del Brasimone di Castiglione dei Pepoli è l’unica, ad oggi, ad essere sopravvissuta. Ben guidata e amministrata ha saputo diversificare la sua attività combinando in modo virtuoso diverse attività lavorative: raccolta/stoccaggio di prodotti, acquisti collettivi di mezzi tecnici, trasformazione diretta dei cereali in farine e mangimi, distribuzione alimentare, attività forestali e di tutela ambientale."